Clematide gioia del viandante
Una pianta fiorita, molto amata e apprezzata dagli appassionati di piante, è senza dubbio la Clematide. Questa particolare pianta rampicante piuttosto robusta appartiene al grande gruppo delle spermatofite dicotiledonali. È caratterizzata da fusti molto sottili, leggeri ed esili che garantiscono alla pianta stessa una certa tendenza ad arrampicarsi dappertutto. Le sue foglie risultano ricoperte di peluria e sono caratterizzate da un particolare colore piuttosto intenso dai toni più scuri in certi casi. Ma la vera caratteristica che più interessa gli appassionati è la morfologia fiorale di questa pianta: i fiori infatti risultano semplici o anche doppi e caratterizzati da una moltitudine di tonalità di colore (dalle varie tonalità di blu e azzurro fino al rosa e al viola, per poi arrivare al giallo e bianco per determinate specie ibridate). Il suo periodo di fioritura viene generalmente collocato in piena primavera, ma in alcune varietà e specie ibridate può addirittura protrarsi fino a tarda primavera. Vengono ormai contate circa duecentocinquanta varietà diverse esistenti, tra cui si possono contraddistinguere quelle di maggiore conoscenza, uso e importanza: VITICELLA: varietà prima fra tutte, risulta essere quella maggiormente diffusa e largamente impiegata. È particolarmente diffusa in territorio inglese dove viene impiegata per adornare i meravigliosi giardini e balconi di ville e case. E’ molto resistente ed è caratterizzata da una fase di fioritura abbondante che ha inizio durante il periodo estivo, e termina con la fine dell’autunno. I fiori sono di dimensioni piccole di un caratteristico colore bianco o anche rosa. ALPINA E MACROPETALA: particolare varietà molto diffusa nelle diverse zone alpine europee e asiatiche, risulta essere particolarmente precoce e caratterizzata da un notevole sviluppo. La fioritura si esprime mostrando i suoi fiori campanulati e reclinati. ERBACEA: varietà impiegata molto nella realizzazione di bordure miste o anche da addossare ad altri diversi tipi di arbusti. ESPOSIZIONE ALLA LUCE E TEMPERATURA La regola basilare da tenere sempre a mente al fine di ottenere una corretta coltivazione della Clematis, è “testa al sole, piedi all’ombra”: ossia bisogna considerare che l’apparato radicale (parte ipogea della pianta) va posto al riparo dalla luce diretta del sole, mentre la parte epigea va esposta in una posizione particolarmente interessata da una notevole quantità di luce solare. Bisogna inoltre precisare che non teme assolutamente il freddo, anzi ne necessita in quantità abbondante proprio perché stimola la produzione di una notevole quantità di gemme da fiore. Al contrario quindi soffre ed è molto sensibile al caldo e alle alte temperature; proprio per questo, per quanto riguarda le innaffiature, la somministrazione di acqua deve essere quotidiana soprattutto durante il periodo estivo, evitando ovviamente l’eventuale creazione di ristagni idrici che possono nuocere alla pianta. TERRENO E CONCIMAZIONE Le caratteristiche per un buon substrato di coltivazione sono: buona funzione drenante, buona umidificazione, acido, fresco, poco compatto, profondo e particolarmente fertile. Per quanto invece riguarda la fase di concimazione, deve essere effettuata ogni due settimane durante i periodi più caldi ( tra aprile ed ottobre) tramite l’impiego di un concime preferibilmente liquido per piante fiorite. POTATURA Come per quasi tutte le piante fiorite, anche in questo caso è necessario eseguire una potatura: solitamente per le specie tardive dovrà essere effettuata a inizio primavera, mentre per le specie precoci (in genere sempreverdi) va effettuata in seguito alla fase di fioritura. In ogni caso essa va eseguita asportando i rami e i fusti che sono stati interessati dalla fioritura e che quindi risultano secchi, garantendo nel contempo il rinnovo delle gemme fiorali per l’anno prossimo. SIGNIFICATI E CURIOSITA’ Conosciuta anche come “gioia del viandante” (in inglese traveller’s joy) per la sua incredibile crescita addirittura spontanea nelle diverse zone boschive e ai margini delle strade, viene addirittura impiegata nella culinaria per la creazione di frittate molto particolari tramite l’utilizzo dei vari germogli della pianta. Come già accennato, questa meravigliosa pianta dai fiori incantevoli e molto colorati ebbe una notevole diffusione su territorio anglosassone sia nel Settecento sia in epoca Vittoriana ma addirittura ancora oggi. È molto comune infatti trovarla nei vari giardini o abbarbicata ai muri delle case perché i fiori vengono considerati bene auguranti e portatori di gioia, mentre nelle campagne augurano la riuscita di buon raccolto annuale. C’è anche da precisare che alcune particolari specie (come la Vitalba, la Flammula e la Recta) contengono all’interno dei propri fiori anemonia, canfora speciale, ecc. ossia tutte sostante altamente tossiche per l’uomo. C’è chi addirittura, in tempi remoti, aveva l’abitudine di recidere dei rametti di questa pianta per formare delle sigarette (da qui il nome smoking cane ossia “canna da fumare”). In qualsiasi modo si voglia chiamare, la Clematide resta e rimarrà sempre un vero e proprio simbolo di gioia, fortuna, augurio per la buona riuscita nei propri progetti, bellezza interiore… una vera e propria gioia per i viandanti del mondo verde.
CARATTERISTICHE
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