Primula annuncio della primavera
Questa piccola piantina, caratterizzata per lo più da fiori e foglie, non supera i 30 cm di altezza. È caratterizzata da foglie che si sviluppano e crescono partendo dalla base della pianta e presentano una sottile peluria, possono essere inoltre a margine dentato o anche intero. I fiori invece, a seconda delle varie specie, possono essere di grandezza e colore variabile: dal bianco al giallo, dal rosso al lilla, perfino blu. Inoltre, sempre al variare delle specie, può variare la disposizione dei fiori sulla pianta: ad ombrello, a campana o spiga. Come già accennato, nonostante le sue piccole dimensioni, è una pianta molto apprezzata in particolar modo per via dei colori vivaci e intensi dei suoi fiori che riescono ad adornare e abbellire perfettamente le nostre fioriere sui balconi o davanzali in tempo per l’arrivo della primavera, oppure creare nel nostro giardino bellissime e vivaci aiuole colorate. È una pianta originaria delle zone temperate di Europa, Asia e America; appartiene alla famiglia delle Primulacee e ne esistono circa 500 specie diverse che si possono suddividere tra perenni, erbacee, sempreverdi o caducifoglia. Le specie più diffuse e comuni che normalmente ci capita di vedere in natura sono: Tra le specie invece consigliate per una coltivazione in vaso, possiamo trovare la Primula obconica e la Primula malacoides che sono caratterizzate da una fioritura duratura da metà inverno fino alla fine di maggio. La Primula è una pianta che si presta molto bene sia alla coltivazione in vaso sia alla coltivazione in giardino, infatti secondo l’uso abbiamo le seguenti categorie: PRIMULE DELICATE Comprendono tutte quelle specie che per via delle loro particolari caratteristiche, si adattano molto meglio alla coltivazione in vaso. PRIMULE RUSTICHE O DA BORDURA Comprendono tutte quelle specie che riescono a crescere, svilupparsi e sopravvivere a temperature molto rigide e avverse, dunque per questo molto adatte alla coltivazione in giardino. Esempi di specie sono la Primula floribunda, la Primula veris e la Primula elatior. In Italia le specie più coltivate sono rappresentate da quelle ibridate partendo dalla specie vulgaris. Esse infatti riescono a vegetare durante il periodo invernale e successivamente, con il sopraggiungere del caldo, perdono le foglie e i fiori andando in fase di riposo vegetativo. TERRENO La Primula, essendo una pianta acidofila, ha bisogno di un buon substrato di coltivazione (ottenuto generalmente mescolando torba, sabbia e terriccio universale) che permetta di mantenere una buona umidità e un buon drenaggio dell’acqua d’irrigazione, impedendo in questo modo eventuali ristagni idrici. Occorre dunque mantenere un ph del terreno acido ed evitare quindi componenti calcarei. ESPOSIZIONE E IRRIGAZIONE Ha bisogno di luce ma non in maniera diretta per ovviare a problemi legati al disseccamento prematuro della pianta (in natura infatti si sviluppa prevalentemente nel sottobosco). L’irrigazione deve essere effettuata regolarmente (dal periodo primaverile in poi è importante irrigare bene il substrato evitando la sua completa asciugatura). CONCIMAZIONE Per quanto riguarda invece la concimazione: nel periodo di prefioritura è importante utilizzare concimi ricchi di azoto da somministrare ogni 10/15 giorni, mentre in seguito ad essa utilizzare concimi liquidi per piante fiorite con supporto organico e minerale (azoto, fosforo e potassio, ferro, zinco e manganese). È importante inoltre ricordarsi di asportare i fiori e le foglie secche, appassite e ingiallite per favorire il ributto delle nuove parti vegetative. CURIOSITA’ E SIMBOLOGIA Secondo un’antica leggenda, la nascita di questo fiore è da attribuire a San Pietro: infatti, facendo cadere le chiavi del Paradiso in una zona dell’Europa settentrionale, permise la comparsa di questo fiore particolare sulla Terra. In Inghilterra e in altre zone viene infatti ancora denominato “bunch of Keys” ossia “mazzo di chiavi”. Oggi la Primula è un fiore che viene regalato in particolare per augurare buon auspicio di una amicizia nascente, di rinascita, di un nuovo inizio ma anche per indicare speranza e giovinezza. Tale significato è legato al fatto che questa pianta genera i suoi fiori alla fine del periodo invernale, annunciando così l’inizio della bella stagione e con essa la primavera.
All’uscita dal periodo invernale, una pianta che si può incontrare durante le lunghe passeggiate in montagna, vicino agli argini dei fiumi o addirittura sul ciglio delle strade, inconfondibile per gli intensi e vivaci colori che assumono i suoi fiori è la Primula.
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